venerdì 30 ottobre 2015

vittima sacrificale


Gàston Brugman Duarte
Napoli 2 - Palermo 0

Finisce con una sconfitta la trasferta di Napoli, fermando di fatto il processo di rilancio cominciato dopo il ritiro di Gradisca, certo una sconfitta contro la squadra che è la più in forma del campionato, ci può stare, è che si è fatto un passo indietro, che non ci può stare. 
Si poteva perdere, anzi la partita non aveva altro esito, ma 5 a 0 (perchè quello era il risultato al netto dei pali e della prestazione) e senza mai essere stati minimamente pericolosi, quello no, siamo stati lenti e con poche idee, Vazquez continua ad essere solo, perchè Gilardino è un attaccante che dà profondità e non è il compagno ideale per dialogare.

Franco ha bisogno di un giocatore su cui appoggiarsi, con cui scambiare il pallone nello stretto, credo che l'unico poteva essere Trajkovski, ma è sparito dai radar a vantaggio del 3-5-2, anche perchè, pur tornando a 3, la difesa è il reparto più preoccupante,vero è che non siamo riusciti a sviluppare gioco, potevamo almeno però incentrare la partita su una difesa all'ultimo sangue.

Così non ci si può sempre affidare ad uno strepitoso Sorrentino, il Napoli ha realizzato due gol, ha colpito tre pali e creato diverse occasioni da rete, ma non possiamo sperare di essere sempre così fortunati ed uscire dal campo contro le grandi, con soli due gol subiti. 

In questa difesa o meglio in questa fase difensiva, anche i giocatori migliori, finiscono per naufragare, Gonzalez che sembrava recuperato è stato un lontano parente di quello dello scorso anno, gli altri difensori hanno confermato i loro limiti e cioè, che non possono giocare titolari in serie A, una difesa che è la penultima, davanti solo al Carpi (per me già retrocesso), non eviterà al Palermo la retrocessione. 

Iachini sicuramente ha qualche colpa, Brugman è una e Goldaniga la seconda, forse deve trovare un modulo che non faccia solo ampiezza con i 5 a centrocampo, ma un modulo che dia compattezza (3-4-2-1), il mister con questa rosa difficilmente potrà correre ai ripari, l'unico che lo può fare è Zamparini, ma forse dovremo aspettare gennaio, sperando di essere sempre fortunati.

Dalla sconfitta di Napoli, oltre alla conferma di Sorrentino, la nota lieta è data dal tanto atteso Brugman, il regista è stato utilizzato nel secondo tempo e la sua prestazione è stata più che buona, giocate semplici è in verticale, senso della posizione, un vero regista e come ho sempre sostenuto, il sostituto di Maresca potrebbe essere proprio Gaston, che in fin dei conti è stato preso per questo.

Ora cosa c'è da fare ? che cosa resta da fare ? la squadra adesso non si può cambiare, il tecnico nemmeno perchè non so in quanti riuscirebbero a fare molto meglio, il presidente tranne qualche svincolato, deve aspettare gennaio per mettere mano al portafoglio, quindi ! non ci resta che pensare alla partita di lunedì sera al Barbera contro l'Empoli, che è una delle dirette concorrenti per la lotta alla retrocessione, dove dobbiamo conquistare a tutti i costi la piena posta in palio.
Tuccio 2010

lunedì 26 ottobre 2015

un centrocampo che piace

Palermo 1 - Inter 1 (Gilardino)

Il Palermo si trova ad affrontare l’Inter terza in classifica, con ritrovata fiducia ed entusiasmo dopo la vittoria di Bologna, serviva per tanti versi un risultato positivo, che oltre a far muovere la classifica, possa dare la determinazione, per affrontare con uno spirito importante il lanciatissimo Napoli.
Intanto la speranza è che il momento peggiore della stagione sia veramente passato, anche se il calendario certamente non aiuta, visto che nelle prossime quattro partite, i rosa affronteranno Napoli, Empoli, Chievo e Lazio, tutti avversari che godono di ottima salute.

A Bologna si è rivista finalmente un’idea di gioco e un Vazquez più ispirato, contro l'Inter si è visto il gioco, cosa importante e che fa ben sperare per il futuro, il Palermo era chiamato a ritrovare grinta, carattere e gioco di squadra, che ne hanno caratterizzato il cammino dello scorso campionato e così è stato.
Alla "Favorita" si presenta un Palermo rigenerato dal ritiro di Gradisca d’Isonzo e dalla vittoria di Bologna, le buone notizie arrivano anche dalla difesa, dove oltre alla conferma di Andelkovic (così bene non era andato mai), è riuscito a piacermi persino Struna, un pò meno nella ripresa, ma nel primo tempo è stato impeccabile.
Rigoni-Hiljemark-Maresca è un centrocampo che mi piace, lo svedese non ha fatto una partita delle sue, è apparso un po sottotono, ma è oramai una certezza, Maresca è tornato a dare ordine alla squadra e poi c'è un Rigoni un po meno goleador ma con molta sostanza, come è nel suo stile.

Anche sulle fasce  Lazaar e Rispoli sembrano cambiati, confezionano cross in maniera più continua e fanno una discreta fase difensiva e poi Vazquez che è tornato a fare il Vazquez finalmente e Gilardino che oltre alla forma, sembra avere ritrovato la via del gol, i presupposti per mettere le lancette dell'orologio allo scorso anno ci sono tutti, al campo l'ultima parola.

Contro l'Inter è arrivato un punto, a fine di una gara giocata in maniera ottimale, giusto il pareggio ma il Palermo poteva anche vincere e non avrebbe rubato nulla, specie nel primo dove i rosa hanno quasi annullato i loro avversari, una bella partita per i continui capovolgimenti di fronte, anche se si è tirato poco in porta, con i rosa degni avversari della regina del mercato estivo.

Ora tocca a Napoli ed Empoli e qui il palermo è chiamato a dimostrare di aver trovato la giusta compattezza dopo la cura Zamparini e dare continuità di risultati dopo la vittoria contro il Bologna ed il pareggio contro l'Inter, ma anche e principalmente, continuità di gioco, di prestazioni come quella contro i nerazzurri.

Il Palermo è tornato a fornire prestazioni super, con i ritrovati Vazquez, Gilardino e Maresca e il grande capitano Sorrentino, tutti protagonisti senza dimenticare il grande lavoro fatto sulle fasce da Rispoli e Lazaar, i rosa avrebbero meritato sicuramente nel primo tempo di chiuderlo in vantaggio, stranamente come succede spesso in questi casi, è l'Inter che nel finale in 10, ha fatto la partita e meritato qualcosina in più per vincere.
Il Palermo è tornato ad essere padrone del campo, ma deve essere più cinico e concreto sotto porta, Gilardino sta piano piano ritrovando la forma e la squadra si sta abituando al nuovo modo di attaccare e quindi dovremmo risolvere anche questo lato oscuro della squadra.

Giusto fare ogni tanto il punto sulla serie che ci ospita e che vorremmo mantenere ancora, anche quest'anno, in serie A la Fiorentina alla seconda sconfitta consecutiva, ha lasciato il primo posto alla Roma che l'ha battuta proprio al Franchi, mentre con 5 vittorie in 5 partite in casa, la Lazio ha battuto nettamente il Torino per 3 a 0, sistemandosi in seconda posizione, in compagnia di Napoli, Inter e Fiorentina. 

Al secondo posto anche l'Inter ancora senza un gioco, la Fiorentina dimostratasi bella ed ingenua e il Napoli al quarto successo consecutivo, in casa di un ostico Chievo e che mercoledì ci ospiterà al San Paolo, guidato da capocannoniere Higuain (con Eder), al sesto posto dopo le grandi e quindi al confine con l'europa, il Sassuolo penalizzato in casa del Milan e ancora una delle più belle squadre della serie A.

Al settimo posto l'Atalanta che ha regalato il secondo successo casalingo alla Juventus, la Sampdoria che ha strapazzato il Verona e salvato la panchina di Zenga e il Torino sommerso dalla Lazio, chiude il lato sinistro della classifica, un sempre più deludente Milan tornato alla vittoria, la squadra di Mihajlovic in superiorità numerica per un'ora, ha avuto la meglio del Sassuolo solo nel finale, grazie a un colpo di testa vincente di Luiz Adriano.

Chievo in discesa e Juventus si dividono il 12° posto, con Dybala che si prende la Juve e sconfessa Allegri, suffragando le parole di Zamparini, che con il suo ritrovato Palermo sale al 12° posto, in coabitazione con l'Udinese, in zone più tranquille e con un gioco più rassicurante, dietro i rosa la bagarre, con Empoli e Genoa ancora un tantino distanti da Frosinone 19°, Bologna 20° e Verona, l'unica ancora senza vittorie e all'ultimo posto a pari punti col Carpi.

LA CLASSIFICA - Roma 20; Lazio 18; Inter 18; Fiorentina 18; Napoli 18; Sassuolo 15; Sampdoria 14; Torino 14; Atalanta 14; Milan 13; Chievo Verona 12; Juventus 12; Palermo 11; Udinese 11; Empoli 10; Genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Hellas Verona 5; Carpi 5. 
Tuccio 2010

lunedì 19 ottobre 2015

la magia del ritiro

Bologna 0 - Palermo 1 (Vazquez)

Dopo la sosta per la Nazionale il Palermo torna alla vittoria, proprio come era accaduto la passata stagione, di ritorno dal ritiro di Gradisca D’Isonzo, ma non è arrivata solo la vittoria, con lei anche un gioco convincente, la vicinanza del "patron" Zamparini, anche stavolta è stata la giusta medicina per fermare la crisi, segno che il presidente dovrebbe essere più presente.
L’avversario non era certo dei più temibili, ma il Bologna era a sua volta con l'acqua alla gola e quindi poteva risultare indigesto, invece alla fine è venuta fuori finalmente una buona prestazione, con gli esterni che finalmente hanno dato una spinta costante in fase offensiva e grinta in fase difensiva.
In mezzo al campo ennesima prestazione positiva di Hiljemark e Maresca che ha diretto la manovra, la qualità al servizio di Vazquez, che finalmente oltre a decidere l'incontro, è stato una continua spina nel fianco degli avversari, tornato proprio come ai vecchi tempi.
Fondamentale per questi 3 punti la prestazione di Sorrentino, determinante in un paio d'interventi, sembra dunque che il presidente abbia potuto consigliare da vicino l'allenatore, che ha mandato in campo la squadra ideale, stonavano solo Struna e Andelkovic, ma vanno bene per questi momenti di difficoltà.
La gara a Bologna però non era cominciata bene, i rosanero sono scesi in campo timorosi ed hanno subito l'avversario per una ventina di minuti, poi appena sono venuti fuori hanno segnato, mettendo la partita sul piano più congeniale per i rosa, con un Hiljemark sempre più dentro alla squadra e al campionato italiano.
10 punti ottenuti in classifica, per una squadra che lotta per la salvezza sono un buon bottino e poi con la prospettiva di avere ritrovato il gioco, ora sabato sera il Palermo giocherà contro l'Inter, una gara che non sarà facile, ma i rosa sono condannati a confermarsi e poi chissà, potrebbe pure conquistare punti importanti.
Gli stimoli non mancheranno, serve ancora una prova convincente e i punti per muovere la classifica, lo scorso anno Iachini è riuscito a rimettere in sesto la squadra dopo la figuraccia di Empoli e dopo il ritiro dal presidente, Bologna è la partenza ci riuscirà anche quest'anno ?
Intanto ha finalmente tolto dai titolari, Jajalo e Chochev apparsi fuori forma e fuori dal gioco, i due non assicurano un livello alto di prestazioni e a questo punto meglio cambiare, a Bologna si è rivisto Maresca, che comunque non da garanzie per tutti i 90 minuti ora mi piacerebbe vedere anche Brugman alternarsi con Enzo e Goldaniga con Struna.
La squadra fino a Bologna, aveva giocato il calcio peggiore della serie A, la partenza sprint delle prime due giornate, forse aveva fatto male alla squadra e i problemi si erano "mascherati", magari con la prospettiva che andando avanti si sarebbero risolti, con il lavoro e con i risultati e invece non è stato così. 
Per il momento Iachini fuga le ombre di Guidolin (non tanto convinto) di Di Carlo (poco apprezzato dai tifosi) e di Donadoni (sogno proibito di Zamparini), il patron alla guida del club da 13 anni, non si può dire che a Palermo non abbia fatto i propri interessi, la questione stadio, argomento che viene affrontato da anni, pare definitivamente tramontato e Zamparini stizzito come sempre vuole lasciare. Al momento l’unico interesse di Zamparini è lo stadio, senza questa certezza lascerebbe di sicuro e a questo punto speriamo a qualcuno, che pensi di più alla squadra e magari ci riporti in Europa, il Palermo avrebbe potuto intraprendere il percorso del Napoli, stabilizzandosi ai vertici della Serie A.
Ma Zamparini non è De Laurentiis, il nostro presidente ha sempre venduto i giocatori migliori, senza mai pensare a  costruire una squadra d’alto livello, ha cercato giovani talenti da lanciare per ottenere plusvalenze importanti, eppure abbiamo sfiorato la Champions League due volte, nel 2005 e nel 2010, però adesso pensiamo a non fare come 3 anni fa che siamo retrocessi in Serie B, se c'è da fare qualcosa sul mercato e c'è, facciamola, specialmente in attacco e in difesa.
Tuccio 2010
 
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