venerdì 27 novembre 2015

Bentornato Ballardini

Ballardini inizia il suo ritorno sulla panchina dei rosa contro una sua ex squadra, quella Lazio che ha allenato nel 2009/2010, proprio dopo essere andato via da Palermo e dove appena arrivato vinse la Supercoppa di Lega a Pechino e anche dall'altra parte l'allenatore è un ex.
Per motivi diversi, si vedono in campo due formazioni radicalmente cambiate, la Lazio per uscire dalla crisi cambia gli uomini, Ballardini per rilanciare i rosa cambia l'idea di gioco, gli schemi e qualche interprete, giusto un paio di inserimenti, quel Brugman e quel Goldaniga, che io ho sempre invocato e che Jachini non ha mai considerato.

Dopo la vittoria con il Chievo, sembrava che Jachini avesse mantenuto la panchina e invece Zamparini aveva già deciso prima della gara, qualunque fosse stato il risultato avrebbe licenziato l'allenatore, la squadra quasi per intero non ha digerito l’esonero di Iachini e con loro moltissimi tifosi, Ballardini ha dovuto subito convincere gli scettici e dare ragione a Zamparini.

I calciatori che sono dei professionisti, alla fine non hanno preso posizione, nel calcio si sa che se il rapporto tra spogliatoio e tecnico non è ottimale, non si possono mai raggiungere i traguardi prefissati, Ballardini ha conquistato subito i calciatori con le sue armi, il lavoro la tattica e i sorrisi e il gruppo ha risposto con grande voglia di imparare

Ballardini non ha usato nes­sun "effetto speciale" per im­pres­sio­na­re o stupire, nes­su­n discredito per sgom­bra­re il fantasma di Ia­chi­ni, i giocatori hanno ap­prez­za­to e ca­pi­to, e per il loro bene e per quello del Pa­ler­mo, hanno deciso di seguire al mas­si­mo Bal­lar­di­ni, poi do­vran­no parlare i ri­sul­ta­ti. 
Bal­lar­di­ni ha por­ta­to i suoi me­to­di, nuove ti­po­lo­gie di al­le­na­men­to, si­ste­mi diversi di in­ter­pre­ta­re il gioco del calcio, molto possesso palla per un gioco più offensivo, un Pa­ler­mo che deve fare la partita in somma e il grup­po ha risposto bene,

Così è stato, bisognava dimenticare Iachini ed accettare Ballardini, in fin dei conti l’esonero non è stato poi così sbagliato, oltre all'assenza di gioco, tra tecnico e presidente si era rotto davvero il rapporto, Ballardini ha dato a questa squadra quel qualcosa che mancava, gioco, idee e convinzione.
Il Palermo di Jachini era diventato prevedibile, Ballardini con le sue idee calcistiche differenti e dando spazio ad alcuni “nuovi” che si erano visti poco, ha cambiato un Palermo che a mio avviso ha fatto un buon mercato, sicuramente incompleto, ma con giovanissimi talenti poco utilizzati. 
Trajkovski, Brugman e Goldaniga, specialmente quest'ultimo che l’anno scorso ha fatto benissimo con il Perugia, giocando con continuità potrebbe diventare un prezzo pregiato anche in serie A, nel nuovo schieramento dei rosa con il 4-3-2-1.

Quindi buona la prima, Ballardini si porta a casa un punto, ma contro la Lazio potevano essere 3, un Palermo che gioca bene, gestisce bene la palla e mostra buona organizzazione di gioco, gioca e convince, un punto importante in trasferta, per affrontare domenica sera al Barbera la Juventus, ma con un altro spirito.

Torna il calcio spettacolo, è veramente un altro Palermo, aggressivo e propositivo, ancora una volta ha avuto ragione quel pazzo del presidente, Goldaniga e Brugman sono stati i due nuovi innesti, due innesti di valore, almeno per quello che si è visto in campo. 

Goldaniga alla prima da titolare in A, ha pure segnato, ha avuto la fiducia dell'allenatore e lui lo ha ripagato con una prestazione importante, Brugman schierato da Ballardini come trequartista a fianco di Vazquez, sciorina una prestazione eccezionale, forse è stato anche il loro mancato impiego, una delle cause del divorzio con Jachini.

E' un pareggio che sta stretto ai rosa, che hanno avuto almeno altre cinque palle gol, tre delle quali capitate sui piedi di Chochev, continue verticalizzazioni, un Palermo che non giocava così bene dai tempi di Delio Rossi, un Palermo che con il lavoro, potrà ancora migliorare e che con un paio di innesti di qualità, potrà pure cambiare obiettivi, non più la salvezza, ma magari l'Europa.
Iachini non credeva più nel progetto, il Palermo come ho già detto in altre occasioni, non ha fatto un mercato scadente, incompleto si, ma Goldaniga, Brugman, Hiljemnark, Trajkovski e Djurdjevic non è cosa da poco e poi con le filosofie di calcio completamente diverse, la squadra e i giocatori, potranno rendere in maniera diversa, più propositivi.

Il Palermo contro la Lazio ha creato tante occasioni da gol, nel calcio come nella vita, bisogna avere anche un po di coraggio e rischiare ogni tanto, domenica ci sarà la Juventus che non è lo schiaccia sassi degli anni scorsi, chi lo sa un altro punticino...., a me Ballardini piace e chi mi conosce lo sa.
Forse il campionato del Palermo comincia adesso, di sicuro è tornato l'entusiasmo per un Palermo trasformato, nella manovra e la solidità difensiva, tutto un altra cosa, una squadra che pur avendo dei limiti d'organico, non era poi così scarsa come si dipingeva e poi speriamo nei corretti di Gennaio.
Già alla prima avventura, Ballardini prendendo la squadra in corsa, costruì un gioco e una mentalità, poi ereditati da Rossi, su cui vi costruì il mancato arrivo in Champions e la finale di Coppa Italia, persa a Roma contro l'Inter.

Speriamo che la cosa possa ripetersi e che stavolta Ballardini non decida di andare in cerca di successi altrove, ma di prendersi le soddisfazioni qui a Palermo con noi, del resto in casa Palermo sono previsti tanti cambiamenti, voci di mercato danno Foschi vicino al ritorno.
Forse adesso non sarà più necessario comprare un difensore centrale, ma un centrocampista di qualità diverso da quelli in organico e un attaccante si, le recenti dichiarazioni di Maresca già fuori dal progetto di Iachini, lo destinano a lasciare il Palermo anzitempo, tanto che i rosa sarebbero alla ricerca di un sostituto nel ruolo per gennaio.

Il Palermo sta cercando di fare un salto di qualità, che gli permetta di puntare ad una tranquilla salvezza, per il centrocampo si parla del regista Valdifiori e Tino Susic centrocampista classe '92 dell'Hajduc, già lo scorso inverno nel mirino di Inter e Qpr, mentre per l'attacco si fa un nome importante da affiancare a Gilardino, il clivense Paloschi.
Tuccio 2010

mercoledì 11 novembre 2015

d'accordo con Zamparini.

sono passate 10 giornate dall'inizio di questo campionato e nessuno ricorda una sola partita in cui il palermo abbia giocato bene ed abbia meritato di fare almeno un punto. A volere forzare i ricordi forse l'unica partita dignitosa è quella che i rosanero hanno disputato al Barbera contro la corazzata l'Inter.

Finì 1 a 1 con un gol che definire  di culo è riduttivo. Su tiro sbilenco di Vazquez si contarono tre deviazioni , l'ultima con il ginocchio di Gilardino, prima che la sfera finisse mircolosamente  in rete.
Annoveriamo poi (in tutto il campionato) decine di paratazze del rinato Sorrentino. Ne bastava qualcuna di meno per avere un palermo a soli 4 o 5 punti.

Tutte le squadre viste al Barbera, Carpi compreso, (ultima  a soli  6 punti) hanno annichilito il gioco dei rosa. L'Empoli, orfano di Valdifiori e Rugani e Tavano, sembrava il Barcellona di Messi ed il Sassuolo, senza la stella Zaza, il grande Milan di Sacchi, il Chievo, poi, giocava quasi come l'attuale fiorentina. Umilianti e senza speranze gli scontri con Roma e Napoli che sembravano allenarsi in vista dei successivi  impegativi incontri con (ad esempio)  atalanta o frosinone. E che infatti contro i Rosa hanno attuato un consistente turn over.

Ora considerato che rispetto all'anno scorso quella del palermo è una rosa che al 70% gioca insieme da 3 anni con lo stesso tecnico, che l' unica vera grande perdita sia stata quella inevitabile di Dybala (Belotti e Munoz erano sempre fuori e Barreto non è mai stato un campione), come possiamo dare tutte le colpe ad un Presidente che , pur non avendo rinforzato la rosa non l'ha certo smantellata. Acquistando forze fresche come Trajkowsky, Cassini, Hiljemark, El kautari, Colombi, Brugman  e Djurdjevuc. Fidandosi, oltretutto a ragione, che le sorprese dello scorso anno , per lo meno, si riconfermassero.

L'asse centrale è identico, abbiamo inserito giocaroti di indubbia classe come Hjkiemark, speravamo in una ulteriore conferma di giocatori come Lazaar, Chochev, Gonzalez, Jajalo e Rigon. Invece sono tutti scaduti in uno stato comatoso e insoddisfacente. Penoso! I nuovi completamente ignorati e umiliati. Il sig iachini gioca con un solo attaccante (unica squadra in A)ed ha fatto perdere alla stella nascente Belotti un anno di esperienza facendolo giocare solo pochi sprazzi di partita. Ed infatti nel Torino sta deludendo non poco.

Insomma di chi  sarebbe la colpa di tutto ciò se non dell'allenatore? Che ha un ingaggio che lo vede al settimo posto tra i più pagati!
E se i serial-critici del Presidente si lamentano tanto della rosa, perchè il Carpi, con un parco giocatori ridicolo ed economico , ha dominato a palermo? D O M I N A T O

Ed alla fine finiamola pure col lamentarci dell'esiguo numero di attaccanti. Il Torino ne ha 4 di indubbio valore e molto costosi (Quagliarella, Maxi Lopez, Amauri e, appunto, Belotti) ma arranca appena un punto sopra il palermo.. Insomma non sono solo i grandi nomi ed i grandi ingaggi a fare una buona squadra , ci vuole pure una buona organizzazione di gioco che solo un grande tecnic0 sa dare; e iachini, non lo è.

Quando zampa lo confermò all'indomani della risalita in serie A, molti dicevano che il tecnico marchigiano non era un tecnico da serie A. E così è.

un fulmine a ciel sereno

L'annuncio che il Palermo nella mattinata di martedì esonerava Iachini, è arrivato come un fulmine a ciel sereno, il Presidente aveva chiesto i 3 punti ed erano arrivati, nella serata della domenica e per tutto il lunedì, non si era sentito tuonare Zamparini per l'ennesima partita senza gioco e succube degli avversari, quindi si pensava che l'agonia del tecnico sarebbe stata  rimandata di un mesetto, quando dopo le sconfitte con Juve e Lazio, saremmo finiti di nuovo sul fondo della classifica.
Oramai Zamparini se le era  messo in testa che doveva cambiare il tecnico e lo ha fatto, riaffidandola dopo 6  a Ballardini fino al 30 giugno 2016, se si tratti della decisione giusta o sbagliata, non possiamo certamente saperlo, forse serviva la scossa ad una squadra che navigava pericolosamente in zona retrocessione e che non ha mai avuto un gioco.
Domenica il Palermo come al solito non ha brillato, anzi, quindi i tre punti senza gioco non potevano salvare Iachini, la squadra ed i tifosi hanno sempre fatto capire da che parte stavano, ci si aspettava due settimane di lavoro per recuperare il gioco, ed invece è arrivata la decisione di cambiare adesso, proprio per dare al nuovo tecnico un po di tempo per lavorare.
La maggior parte del popolo palermitano, crede che Zamparini ha sbagliato il momento dell'esonero e sperano che ora questo cambio dia i suoi frutti, Ballardini subentra a Iachini e con lui il nuovo staff, Regno il vice, Venturati ex preparatore atletico dell'Italia di Prandelli e Melandri che è già stato al Palermo, sono confermati poi Sicignano preparatore dei portieri e Viviani collaboratore.
Ballardini è andato via nel 2009 perchè c'erano dei problemi con il presidente, chi vive nel calcio sa che:.... mai dire mai e sicuramente i due si saranno chiariti, la rosa a disposizione del nuovo tecnico non è eccezionale ma è buona, Sorrentino, Gonzalez, Lazaar, Rigoni, Maresca, Vazquez, Gilardino e Hilijemark non sono poco, per me Ballardini è uno di quei pochi tecnici migliori e pur dispiacendomi per Jachini, penso, spero e credo, che Davide possa dare quel "quid" che manca a questa squadra, che ha sempre come obiettivo la salvezza tranquilla.
Resta comunque un bel ricordo di Jachini e l'immagine dell'abbraccio della squadra, ma Zamparini aveva già deciso, non c'era più feeling, nello spogliatoio c'è aria di amarezza, ma ormai non si può più tornare indietro, Ballardini dovrebbe giocare con due punte, ci sarà anche un cambio radicale in difesa e di conseguenza a centrocampo. 
I due centrali di difesa dovrebbero essere Gonzalez ed El Kaoutari, con a sinistra e Lazaar a destra Rispoli, tre a centrocampo con Maresca, Hiljemark e Rigoni, Vazquez dietro le due punte Quaison e Gilardino, che il mercato avesse indebolito la squadra era evidente, però nessuno si sarebbe aspettato questa involuzione nel gioco.
Come già detto Iachini ha le sue colpe, la difesa fa acqua, il centrocampo non costruisce e non filtra, l’attacco è sterile, la squadra non ha gioco e non mostra una propria identità, è questo quello che Jachini non è riuscito a dare, quello che Zamparini pensa si possa dare e per cui ha scelto Ballardini.
Se il cambio in panchina si rivelasse sbagliato, si rischierebbe di compromettere in maniera decisiva la stagione, come è stato nell' anno della retrocessione con i cambi di: Sannino, Gasperini, Malesani, ancora Gasperini e ancora Sannino, una scelta avventata e poco ragionata rischierebbe seriamente di ripetere un 2013 bis.
Ora ci sarà la pausa per le gare delle Nazionali, così che Ballardini avrà il tempo per provare a dare la propria impronta alla squadra, in vista di una gara molto difficile in casa della Lazio, vorrei sperare che almeno il nuovo tecnico, tenga in grande considerazione tre ragazzi che per me meritano molto di più di quanto abbiano avuto con Jachini, Goldaniga, Brugman e Trajkovski.
Il sogno di Zamparini era quello di riportare in rosa Francesco Guidolin, il tecnico di Castelfranco Veneto non sembrava particolarmente convinto di tornare in rosanero e poi il Milan pare che avrebbe congelato l'allenatore veneto, disposto anche a traghettare i rossoneri fino al termine della stagione, se il tecnico serbo, dovrebbe essere il prossimo allenatore a perdere il posto in Serie A.
A Zamparini non era andata giù la prestazione di Napoli e la sconfitta del Barbera contro l'Empoli ha fatto peggiorare le cose, adesso serve calma e sangue freddo, per lasciare lavorare il nuovo tecnico, chiamato a riportare in acque tranquille, un Palermo spettacolare e battagliero, come quello dello scorso campionato.
Tuccio 2010

mercoledì 4 novembre 2015

Scarso impegno


Palermo 0 Empoli 1 
“Non voglio che si dica che sarà l’allenatore anche l’anno prossimo, deve fare un campionato come quello dell’anno scorso, metà classifica. Il contratto scade, ma ho il diritto di portarlo avanti, in base ai comportamenti vedremo. La certezza è che lui non deve sentirsi sicuro di essere confermato”.
Con queste parole Zamparini aveva messo sul chi va là il suo tecnico, parole chiare e se vogliamo anche giuste, una "lavoratore" deve fornire sempre il massimo dell'impegno, senza vivere  sugli allori e sentirsi automaticamente confermato, dalla stagione importante dello scorso anno, per carità a Jachini non si può imputare uno scarso impegno, ma lui stesso sa che il calcio non ha memoria.
Contro l'Empoli è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, al culmine di una gara giocata sotto tono, è vero che poteva esserci un rigore in favore dei rosanero, per fallo su Gilardino ancora sullo 0 a 0, però il Palermo ha fatto davvero poco, gli avversari sono invece scesi in campo con la giusta cattiveria agonistica. 
Il Palermo non può continuare a non vincere, per non trovarsi in una posizione in classifica a rischio, bisogna cercare delle soluzioni per riprendere a giocare e fare punti, evitando di dovere ricorrere a soluzioni estreme.
Jachini era obbligato a vincere con l'Empoli e adesso è obbligato a vincere con il Chievo, si tratta di appuntamenti importanti con la vittoria, che non si possono perdere, pena il rischio dell'esonero e non non ci sono, ne se e ne ma, quando bisogna invertire una tendenza si comincia sempre dal cambio della guida tecnica. 
Su quante fossero le colpe e di chi, mi sono già espresso abbondantemente, ma vedere giocare il Palermo contro Napoli ed Empoli, non si può fare a meno di rivedere il Palermo che poi è retrocesso tre anni fa, una grande e totale confusione.
Qualcosa si deve fare e pure subito, ma non bisogna farsi prendere dal panico, bisogna evitare di fare le cose così tanto per farle o in preda al nervosismo, bisogna evitare di cambiare altri 5 tecnici come allora o 20 giocatori a gennaio, quindi dico a Zamparini che se deve cambiare di farlo per un tecnico di provata "competenza" oppure andiamo in B con Jachini.
A Jachini dico di mettere da parte orgoglio, punti di vista o chi sa cos'altro e mi riferisco: al modulo, ai giocatori e che so, magari alla preparazione tecnico-tattica, con Di Carlo non risolviamo il problema e magari invece cambiando Goldaniga con Struna, passando ad un modulo con più presenza in attacco o con più compattezza, mettiamo tutto a posto.
Credetemi, mi viene difficile parlare tecnicamente di questo Palermo, tranne dire che c'è molta confusione, tanta disorganizzazione e poca coesione, posso dire che non è possibile lasciare da solo Gilardino o chi per lui, contro una difesa intera, o giocare sempre in 9 perchè Struna e Andelkovic è come se non ci fossero.
Anche su questo ho disquisito abbondantemente, ora mi vorrei soffermare un attimo sul cambio della guida tecnica, credo che allenatori più "capaci" di Jachini ce ne siano disponibili una decina e 5 o 6 di questi non verranno mai a Palermo, quindi andiamoci piano, se parliamo di Novellino o di Guidolin, allora potrei capire il tentativo, per altri no.
Novellino è tecnico capace che per me ha diritto più di altri (Castori, Sannino, Stramaccioni ecc.) di stare in serie A e poi è l'unico a non essere stato esonerato da Zamparini, Guidolin vorrebbe rientrare ed è stato contattato da molte squadre in questo periodo, lui vuole deciderà con calma e gli piacerebbe una Nazionale.
Tuccio 2010
 
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