sabato 14 settembre 2013

...di rigore in rigore

il tiro di De Feudis da circa 16 metri. Sorrentino vede il Pallone
Palermo 2 Cesena 1 ( Lafferty, Hernandez)
Il palermo di Gattuso , inizia la sua marcia trionfale ed inanella il secondo successo consecutivo portandosi decisamente in zona promozione.

Ma ,come è avvenuto a Padova, anche ieri al Barbera , i rosanero hanno vinto, ma non hanno convinto se non per alcune prestazioni individuali , su tutte quelle di Lafferty e Munoz.

Gattuso, è vero, ha dato tanta grinta  a questa compagine, ma il gioco ancora nunn se vede se non a sprazzi e soprattutto quando le difese avversarie si aprono. E lì Hernandez, Dybala (ieri in crescita), Lafferty e Di Gennaro dimostrano di potere aspirare alla serie superiore.

Contro ogni giudizio, noi continuiamo a criticare le prestazioni di Sorrentino. Ieri, il (dicono) tanto richiesto portiere, ha lascito molto a desiderare quando è stato trafitto da un tiro a mezza altezza scagliato dal limite dell'area. Le mani del portire hanno solo sfiorato la palla, ma questa ha continuato dritto per insaccarsi alle spalle del "sopravvalutato numero 1  dei rosanero. Poteva fare di più

Lafferty
Una nota positiva, invece, è venuta dalla constatazione che in B il livello sia veramente scadente e la nostra fiducia si basa più su questo fatto che sulla effettiva forza di questo palermo.

In più dobbiamo ammettere che i due rigori decisivi (contro Padova e Cesena) in srie A non li avrebbero consessi mai se non a squadre più blasonate  e protette come Juve, Inter Milan o Roma. E questo , anche se fa schifo, è un elemento prezioso per sperare in una immediat risalita del Palermo nella massima serie.


P.S. leggete la pietosa difesa di Sorrentino nella pagella di Mediagol :
SORRENTINO 6,5 il triste destino dei portieri è quello di sembrare i colpevoli negli errori della difesa, e così il gol del vantaggio del Cesena può sembrare una topica di Sorrentino che in traiettoria si fa piegare i guantoni da De Feudis, quando in realtà il solo fatto di trovarsi in traiettoria da una distanza così ravvicinata è già di per sé una mezza parata. Per il resto solita grinta e sicurezza nella gestione del comparto difensivo. Grintoso.

fonte mediagol


la stessa giustidficazione (tiro da distana ravvicinata) la sostiene Carlo Brandaleone sul Giornale di Sicilia. Questo si chiama "essere prevenuti!"



da notare, 
1. che l'errore di Morganelle è avvenuto 2 o 3 tocchi prima del tiro e sul lato opposto dell'area. Quindi è ridicolo associare l'errore di Sorrentino a quello di Morganella.
2 l0 che a distanza tra il calciatore (de Feudis) e Sorrentino non era affatto cosi breve (quasi 16 metri come si vede nel fermo immagine) ed il tiro era assolutamente parabile. visto il piazzamento di Sorrentino e la ampia visuale di cui godeva. Non diciamo fesserie!

amedeo contino

martedì 10 settembre 2013

Una strana vittoria

Padova 0 Palermo 3
Il palermo di Gattuso ha stravinto,ma non ha convinto. Questo, in sintesi , il giudizio sulla partita che i rosanero hanno disputato domenica sera sul prato di Padova. La vittoria forse non è n discussione, solo solo perchè i Rosa hanno concretizzato il 90% delle occasioni procurate. Ma il gioco mostrato non è risultato scorrevole e organizzato.

Aggiungiamo che la difesa ha traballato sotto i colpi di Pasquato (!) e compagni,, soprattutto quando i palloni arrivavano dalle fasce e che (infine) il rigore concesso è apparso inesistente sia per il dubbio fallo sia perché lo stesso è stato commesso nettamente fuori area.

Pessime le prove di Dybala e Pisano, mentre qualche nota positiva arriva da Hernandez, Munoz, Di Gennaro e Morganella

Ma a parte i singoli , quella che è mancata ai rosanero è stata la organizzazione del gioco e la capacità di uscire con razionalità dalla difesa.

Questa vittoria è stata vista da molti commentatori come la vittoria di chi ha finalmente capito che in B il bel gioco è un optional e che , al suo posto, paga essere cinici e concreti.

Io mi permetto di dissentire. Primo elemento a base del mio parere è il ricordo del Pescara di Zeman, che appena 2 anni fa, stracciava gli avversari in B con il gioco fluido e frizzante e con tanti gol.

Il gioco brutto potrebbe pagare se a questo spettacolo pietoso, si associasse anche una difesa rozza ma impenetrabile ed un attacco magari non molto  prolifico, ma decisivo nei momenti topici (ed abbiamo visto che per il palermo non è proprio  così)

venerdì 6 settembre 2013

una solida speranza

Valerio Verre è l'ultima scommessa di Zamparini per questo Palermo targato Gattuso. Il giovane centrocampisa ex Roma e Udinese è forse l'uomo giusto per dare una sistematina al gioco confuso dei rosanero.
Proprio oggi Verre ha giocato e convinto ( con la fascia di capitano) nella partita che la nazionale U 20 ha pareggiato 3 a 3 in Svizzera contro i padroni di casa.

Ecco come Wikipedia descrive le caratteristiche del giocatore: Centrocampista di qualità, è un calciatore dotato di una capacità innata nel saper leggere in anticipo il gioco, sia in fase offensiva che difensiva. Ambidestro, è abile nei tiri dalla distanza e nei calci piazzati.Iniziò la carriera come trequartista arretrando successivamente la sua posizione in campo fino a diventare un regista.

mercoledì 4 settembre 2013

Mercato: due botti finali per il Palermo!

Il palermo chiude il mercato estivo con due botti. Che non sono Verre e Belotti, solite giovabni speranze per le tasche di Zamparini, ma Sorrentino ed Hernandez. Due pezzi da ottantacinque che la maggior parte degli addetti ai lavori, e gli stessi interessati, avevano dato per ceduti. L'uno (hernandez) tra Genoa, Sassuolo e Roma, l'altro (Sorrentino ) tra genoa, Sampdoria e Fiorenina.

Alla fine i due giocatori, certamente a malincuore, sono rimasti nel gruppo di Mister Ringhio. Le offerte (secondola dirigenza di via del Fante) erano troppo risibili per il valore dei due atleti.

Ora la palla passa a Gattuso che , finalmente sicuro di una rosa di buona qualità per la serie cadetta, deve ridare slancio al gruppo ed entusiasmo proprio ai due giocatori delusi per la loro mancata cessione.

I due, però, dovranno dimostrare di essere dei veri professionisti, dando tutto il loro impegno e il loro talento per la società che li paga e li cura (vedi la Joya) Solo cosi', inoltre, potranno riscquiatare meriti sportivi e valore di mercato tali da rendere in futuro convceniente la loro ces
sione
 
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