Non frequentavo la Favorita dai tempi di
De Grandi, anche perchè da 30 anni non vivo a Palermo.
L' unica eccezione un
Palermo-Ravenna preliminare estivo di Coppa Italia di qualche anno fa, dove potei godermi dalla curva la performance del neoacquisto rosanero
De Melo, fisico gigantesco, che riuscì nell'imbattuto record di
nontoccare la palla per 90 minuti.
Scartata l' ipotesi di riciclarlo come manutentore delle luci dello stadio, risparmiando sull' autoscala, la società cedette subito, e in perdita, quei quasi 2 metri di muscoli inadatti al calcio e acquistò l' attaccante del Ravenna,
Succi . Oggi, mi dice un amico, i 2 metri inutili giocano
in champions, non ricordo in quale squadra.
Questa rentrée me la sono organizzata per benino: Insieme a
Trazzera ospiti di un megasponsor, fruiamo
di ingresso signorile riservato
(ci sentiamo due semideiquando passiamo, riveriti, un filtro dove viene bloccato Antonio Di Gennaro, commentatore Sky!), stewart e
hostess ossequiosi e disponibili, braccialetto di riconoscimento per accedere ai servizi Vip; consistenti, oltre all' uso dell' ascensore, nel libero accesso a un t
unnel foderato di gigantografie degli eroi contemporanei rosanero, inclusi, ahinoi, Garcia e
Bertolo.
Ma più potè il digiuno, e qui, fra un nugolo di camerieri troppoefficienti, capaci di sostituirti il bicchiere mentre stai bevendo,viene servito un mega buffet ai
parassiti raccomandati, categoriada noi perfettamente rappresentata nella circostanza. Nell' intervallo dolci caffè e liquori, ma Trazzera ed io da veri snob non ci siamo voluti unire al
popolino dei vip, mangiando un pocket coffee sul posto.
A proposito di posto: un ridicolo seggiolino ogni 50 cm,alla cui semplice vista si rimpiangono subito divano,
megaschermo 50",
arancina, birra e rutto libero.Ma oggi è un
giorno speciale, mi consolo comunque, pensandoche ai bei tempi la partita
si vedeva in piedi,e ci si poteva sedere solo durante l' intervallo.
Dura poco: lo sgomento ci invade nel constatare che il gigante buono nostro vicino, ha le chiappepiù grandi di
Maciste, il cavallo del Duce, debordanti fino allametà dei due seggiolini attigui a destra e sinistra. Col consueto altruismo e sprezzo del pericolo, Trazzera prende posto
accanto a Maciste, pronto anche al sacrificio estremo (
e se fosse catanese?), mentre io corrispondo l' amicizia spostandomi verso
il mezzo seggiolino vuoto alla mia sinistra.
Morale: entrambi stiamo seduti a meta fra 2 seggiolini coi
bordirialzati, portando con noi, oltre a un bel ricordo del derby, anche quello di un m
assaggio prostatico prolungato i cui effetti a medio termine potrebbero essere devastanti.L' ufficio legale del U.S. Palermo è
avvisato.
"Accomodatici" in tal guisa, ci siamo goduti preliminarmente lospettacolo della curva nord, davvero impressionante(
e assordante). Dalla sud, più modestamente, si limitavano a sparare a intervalli regolari razzi fumogeni
contro i pochi tifosi catanesi nel settore attiguo:
così, in amicizia. Trazzera, forse rassicurato dalla sciarpa rosanero sfoderata a uncerto punto da Maciste, inizia a dialogare
fitto con lui, cercando di
farselo amico: io non mi fido,
potrebbe essere un tranello. Entrano le squadre, la tensione è nell' aria: la paura della
disfatta si avverte sotto il coraggio invocato e sciorinato dalla platea. Chissà cosa provano i giocatori, chissà cosa pensa Gasperini, Chissà se
Lo Monaco è riuscito a
"appattarsi" coi calciatori del Catania che gli devono tanto...
Maciste inizia a inveire
contro Rios sin da quando viene nominato dallo speaker che annuncia le formazioni ufficiali. Per la costanza con cui lo insulta durante tutti i 90', miconvinco che
l' uruguagio, che non sta giocando male, gli deve aver
trombato la moglie, con pratiche anche contronatura. Le squadre si schierano: Spolli è
brutto, enorme e feroce, Miccoli sembra un
barilotto che corre a fatica, un pesciolino destinato a finire nelle fauci del gigantesco pescecane. La stessa figura farebbe Gomez con l' avversario diretto, se questi non si chiamasse, ahimè,
Garcia.
.. segue