martedì 31 agosto 2010
non ne capiamo niente di calcio
Il Palermo pareggia (0 a 0) la prima partita del nuovo campionato di serie A e mostra qualche piccolo affanno nel superare una compagine ben organizzata e ben messa in difesa da un tecnico in evidente crescita di credito.
Io non voglio scendere nell'analizzare gli aspetti tecnici della partita. Mi limito solo a constatare che , guarda caso in questo match si è sentita l'assenza dei due giocatori più criticatio dello scorso campionato : Cavani e Liverani.
Il primo, liberatosi dall'incubo dei mugugni dell'ingrato e incompetente Barbera, è diventato una macchina da gol (3 in 2 partite)
Il secondo che ,ogni volta che non gioca si fa rimpiangere dagli stessi spettatori che lo fischiano.
Insomma cari tifosoi perchè non fate i tifosi?
Acclamate e incitate la vostra squadra senza se e senza ma. Per tutti i 90 minuti. E lasciate ai tecnici il compito di decidere tattiche, formazioni e sostituzioni. Da un po' di tempo viviamo in un mondo dove prevale la specializzazione. Noi siamo tifosi e questo dobbiamo fare. Rossi è un tecnico e questo deve fare!
amedeo contino
lunedì 23 agosto 2010
per diventare grande
Un grande campione? No, abbiamo già Miccoli, Maccarrone, Sirigu, Cassani, Pastore ed Hernandez.
Un grande pubblico? Forse, ma siamo sulla buona strada. Intanto non è un pubblico violento.
Un grande Presidente? No, chi meglio del nostro Zamparini?
Un grande Ds? Sabatini è il migliore sulla piazza
Un tecnico capace, serio, stimato e rispettato? Sfido chiunque a trovarne uno meglio di Delio Rossi
Giovani di talento e di sicuro avvenire? Non vi bastano Pastore, Hernandez, Sirigu ,Cassani e Munoz?
No, no e poi no.
Per diventare una grande Società il Palermo ha bisogno di organizzare meglio sia la vendita dei biglietti che l'ingresso dei tifosi allo stadio.
Nei giorni precedeni la sfida con il Maribor di Slovenia è scattata la solita caccia al biglietto . Ebbene, nei pochi punti vendita disponibili si sono viste code interminabili. Sono code inteminabili sia perchè i punti vendita sono pochi sia perchè per fare 1 solo biglietto ci si impiega almeno 5 - 6 minuti. Almeno.
Si comincia con la trascrizione dei dati del documento di identità sul terminale; si passa alla difficile e capricciosa scelta del settore, della fila, del posto; poi, alla fine, si stampa il biglietto con una stampante ad aghi di quelle utilizzate dall'ingegnere Olivetti 40 anni fa. Stampanti buone e affidabili, ma lente, lentissime.
Penoso.
Ma non finisce qui.
Si va allo stadio e ci si accorge che la fila ai tornelli è immensa. Anzi non è una fila è un assembramento gonfio in coda e deforme, che spinge verso l'unico piccolo buco che consente di entrare. E di buchi aperti ce ne sono appena 6 o 7; mentre i restanti 9 - 10 restano misteriosamente chiusi al traffico.
Insomma credo se la passassero meglio gli antichi cittadini romani per entrare al Colosseo.
E noi pensavamo che per diventare grandi bastasse Miccoli!
amedeo contino
venerdì 20 agosto 2010
perchè fischiarli?
Il debutto del Palermo in Europa league è stato un trionfo. Di pubblico, di risultato (3 a 0) e di gioco. La partita è stata un po' facilitata dalla espulsione del portiere sloveno. Ma la colpa non è stata dello scattante spunto di Hernandez. E' stata piuttosto di un regolamento cretino, che prevede una doppia ferale sanzione per un portiere che compie un fallo da rigore: rigore (appunto) ed esplulsione. E perchè non anche la fucilazione, a che ci siamo?
Poi però il Palermo ha divertito ed ha cercato di entusiasmare un solito spento pubblico.
E proprio del pubblico vorrei parlare.
Caro pubblico della Favorita. Ma perchè fischiare gli avversari? L'ingresso in campo dei fieri giocatori sloveni durante la fase di riscaldamento, è stato accompagnato da una inspiegabile salva i fischi.
E' questa una pratica becera che spero prima o poi cesserà. Gli avversari vanno sempre rispettati, applauditi e ringraziati. Poi combattuti e battuti sul campo. Non vedo poprio il motivo di questo stupido comportamento.
Il tifoso deve sostenere la sua squadra per 90 minuti (e già qua siamo un po' scarsini) e salutare con sportività gli avversari ancor più se si stratta di giovani e simpatici sloveni colpevoli di nulla e che oltretutto non avevano certo bisogno di esser intimiditi per soccombere sotto i colpi di Pastore, Hernandez e Maccarone.
amedeo contino
mercoledì 18 agosto 2010
incredibile , ma vero: al Palermo lo scudetto delle grandi
di Elio Barraco - il corrieredellosport.it
Più punti negli scontri diretti
C’ è un’altra perla che brilla nella collana dei record collezionati dal Palermo nella passata stagione: lo scudetto delle grandi. No, non è uno scherzo. E’ ciò che scaturisce dai risultati dei 42 scontri diretti tra le prime sette del campionato 2009/10, le sette squadre che ci rappresenteranno in Europa. Quinto nella classifica finale, il Palermo ha infatti chiuso questa particolarissima graduatoria al primo posto con 20 punti, uno in più di Inter e Sampdoria. Poi
RUOLINO - Il Palermo - guidato prima da Walter Zenga (fino alla tre- dicesima giornata) e poi da Delio Rossi - nelle dodici gare complessivamente disputate tra andata e ritorno con Inter, Roma, Milan, Sampdoria, Napoli e Juventus ha messo insieme cinque vittorie, altrettanti pareggi e appena due sconfitte (3-
POKER - Tra le imprese che i tifosi palermitani difficilmente dimenticheranno, uno storico poker: i doppi successi conseguiti in casa e in trasferta con
CONFRONTI - Centoquindici le reti complessivamente realizzate nelle 42 gare in questione, alla media di
Elio Barraco (tratto dal corrieredellosport.it)
giovedì 12 agosto 2010
gol celesti, rosa e nero
Diciamolo: gli scout del Palermo sono veranmente infallibili!
lunedì 2 agosto 2010
grazie Cavani
E questo dovrebbe servire da lezione per quei palermitani con la puzza sotto il naso. Noi siamo del parere che un giocatore in campo va sempre incoraggiato e sostenuto; solo così potrà dare il meglio di se.
Se invece viene fischiato ad ogni errore non potrà che peggiorare le sue prestazioni. E ci viene in mente anche l'airone Caracciolo che infatti a Brescia, dove è amato, sta dando il meglio di se.
Infatti siamo sicuri che i napoletani con il oro sostegno aiuteranno Cavani fare una grandissima stagione. E ricordiasmo che il Matador ha ancora 23 anni.
Dove giocavano Toni e Amauri a 23 anni? Amauri giocava nel Chievo e proprio quell'anno fece 11 gol contro i 13 di Cavani ventitreenne. Toni, invece a 23 anni disputò il suo primo (!) campionato di serie A facendo 8 (otto gol). Contro i 13 del Cavani coetaneo. Che l'anno prima (a 22 anni) ne siglò 14. Impossibile addirittura fare un confronto tra i tre campioni del Palermo quando i tre avevano 21 anni. A quell' età solo Cavani era già un bomber di serie A.